13 Marzo 2014

CIRCOLARE N.40-14 - ESITI AUDIZIONE PRIMA COMMISSIONE ARS SU REVISORI EE.LL.

Palermo 12 marzo 2014   

Prot.n.855/14

Circolare n. 40/14

 

A TUTTI GLI ISCRITTI NELL’ALBO E NELL’ELENCO SPECIALE

LORO SEDI

 

Oggetto: Revisione Enti Locali. Audizione del Coordinamento Regionale in

Prima Commissione ARS.

 

 

Care Colleghe, Cari Colleghi,

                   Vi informo dell’esito dell’audizione in Prima Commissione dell’ARS alla quale ha partecipato una delegazione del Coordinamento Regionale composta da me, da Salvo Di Lena, Presidente dell’Odcec di Caltanissetta, da Giuseppe Grillo, Tesoriere dell’Odcec di Catania e da Marisa Leto, Tesoriere dell’Odcec di Caltagirone.

Abbiamo espresso il forte disagio dei commercialisti siciliani sul ritardo del legislatore regionale sul normare il funzionamento degli Organi di revisione degli enti locali in Sicilia, nonostante da diversi anni vi siano numerosi disegni di legge sulla materia presentati dalle varie forze politiche ed uno elaborato dal Coordinamento Odcec Sicilia in raccordo con l’Assessorato Regionale.

Tale ritardo, creando un vuoto di chiarezza normativa, ha portato a difformità di interpretazione ed applicazione delle procedure tra Comuni, Dipartimento Regionale e Corte dei Conti.

Da ultimo il CGA, esaminando il ricorso del Comune di Catenanuova, ha dato torto all’Assessorato Regionale stabilendo la possibilità di nominare il revisore unico nei Comuni fino a 15.000 abitanti, come previsto dalla norma regionale.

Particolare sorpresa ha suscitato nei componenti della Prima Commissione la segnalazione del caso del Commissario Straordinario del Comune di Montelepre il quale, in difformità con l’orientamento della stessa Amministrazione che l’ha nominato, ha revocato il Collegio dei Revisori in carica per istituire il revisore unico.

Abbiamo, pertanto, rappresentato ai deputati regionali l’urgenza di una norma regionale che, traendo spunto dagli elementi di criticità emersi in sede di applicazione della norma nazionale, non si traduca in un semplice recepimento di quest’ultima ma contenga dei correttivi.

In particolare, abbiamo evidenziato che:

1)      La giusta finalità di affrancamento dell’Organo di controllo, da potenziali lottizzazioni politiche, cui si è ispirata l’introduzione del sorteggio, non può tradursi in un abbassamento del livello di professionalità dei revisori, che è l’unica vera barriera a garanzia dell’indipendenza dell’Organo. Ecco perché si è proposto di valutare nel corso di composizione collegiale, l’eventuale utilizzo di un metodo misto che comprenda sia componenti eletti (tra soggetti con esperienza specifica) sia il sorteggio (aperto anche a soggetti senza esperienza);

2)      La necessità di istituzione di un Albo dei revisori degli enti locali suddiviso in tre fasce di competenza:

a)      Senza alcuna esperienza ma con formazione specifica:

b)      Con almeno un mandato di esperienza;

c)       Con più di un mandato.

Ciò in modo da consentire ai Comuni, nell’emanare i bandi, di programmare una composizione dell’Organo coerente con la propria dimensione e complessità.

In particolare, si ritiene che il Presidente (nel caso di organo collegiale) o il Revisore Unico, vadano sempre selezionati dalla fascia c).

3)      Mantenere a 5.000 abitanti, rispetto alla soglia nazionale di 15.000, per la composizione monocratica dell’Organo di revisione;

4)      Affidamento agli Odcec della tenuta dell’Albo e dello svolgimento dell’attività di formazione.

Il Presidente della prima Commissione, On.le Antonello Cracolici ed i deputati componenti (tra cui il nostro collega Nino D’Asero) hanno espresso grande interesse per quanto da noi rappresentato e manifestando l’intendimento di promuovere al più presto una legge che regolamenti la materia.

        Anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, pur confermando la loro posizione della inderogabilità del sorteggio come modalità selettiva, hanno manifestato una loro apertura sugli altri aspetti da noi rappresentati.

        Era presente il Dirigente generale dell’Assessorato, arch. Morale, che ha evidenziato la necessità e l’urgenza di una norma regionale che consenta di evitare gli eventuali conflitti di interpretazione, sfociati nella sentenza del Cga sopra citata.

        L’arch. Morale ha, altresì’, informato i presenti che l’originario intendimento del Governo di inserire la norma sui revisori nella legge regionale di riforma delle province, che ci era stato comunicato nel luglio scorso dall’Assessore Valenti, non ha avuto seguito a causa del difficile percorso d’aula che la suddetta riforma ha subito.

        Su richiesta della Prima Commissione l’arch. Morale si è, inoltre impegnato a condurre una verifica interna sui provvedimenti adottati dal Commissario Straordinario del Comune di Montelepre.

        Ritengo che quella odierna sia stata un’occasione importante per portare la voce dei commercialisti siciliani all’interno delle istituzioni che rappresentano al massimo livello l’autonomia regionale.

        Auspico che quanto da noi rappresentato possa essere recepito dai legislatori regionali, sanando l’attuale criticità dettata dal vuoto normativo.

                  

Cordiali saluti.

           Fabrizio Escheri

 

 

 

 

 firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.Lgs., n° 39/93

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